Autopalpazione al seno: piccolo gesto di prevenzione

Oltre a parlare di argomenti leggeri e che magari incuriosiscono, ho deciso di scrivere un post un pò più serio, che riguarda la prevenzione.

Tutti conosciamo il male del secolo e prenderci cura, una volta al mese del nostro seno può aiutare ad indivuare un campanello di allarme.

Ovviamente in caso di dubbi rivolgersi sempre ad un medico specialista. La mammografia o altre indagini sono le migliori per l'individuazioni di noduli.


 
Come si fa l'autopalpazione al seno?
Dai 20 anni in su, l'autopalpazione può essere fatta tranquillamente a casa, una volta al mese, nella settimana successiva al ciclo mestruale. La tecnica migliore consiste nello sdraiarsi a pancia in su, mettendo un piccolo cuscino sotto le spalle. A questo punto mettere il braccio sinistro sotto la nuca, con la mano destra , le dita devono aderire le une alle altre, palpare il seno sinistro, facendo piccolo movimenti orari e antiorari, senza premere troppo, per notare eventuali rigonfiamenti. Partire dal capezzolo e arrivare fino all'ascella. I movimenti da seguire saranno
La stessa cosa andrà fatta con la mano sinistra sul seno destro.
Osservare bene anche le areole e stringere leggermente i capezzoli per individuare la fuoriuscita di liquidi.
Nel caso in cui si individuino piccoli noduli e/o anomalie, informare il medico, senza farsi prendere troppo dall'agitazione.

Cosa si potrebbe individuare?
Durante l'autoesame potrebbero essere palpati noduli, essere notate variazioni di forma delle mammelle, eruzioni cutanee e/o arrossamento e/o retrazione e/o secrezioni del capezzolo, dolore localizzato nella mammella.

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